L'Ateneo teramano volta pagina: domani si elegge il nuovo Rettore

TERAMO – L’Ateneo teramano è pronto a voltare pagina. Domani, dalle 9 alle 19, si terranno le elezioni per il nuovo Rettore, a cui parteciperanno 244 docenti, 218 rappresentanti del personale tecnico amministrativo e 84 studenti. Le votazioni si svolgeranno nell’Aula tesi di Giurisprudenza, in un unico seggio elettorale. Unico come il candidato alla poltrona più importante (e in questo momento anche più scomoda) dell’Ateneo: Luciano D’Amico, il preside di Scienze della Comunicazione. Una svolta attesa ma anche difficile, un giro di boa necessario per l’Ateneo che in questi anni (il Rettore resterà in carica fino all’annualità 2017-2018) si giocherà il suo futuro. Un futuro “a rischio” visto che quest’anno, per la prima volta nella storia dell’Ateneo, il pareggio di Bilancio è stato ottenuto facendo ricorso a tutto il fondo di riserva, che, tradotto in termini pratici, significa che le casse dell’Ateneo sono vuote. C’è poi lo strascico della questione dell’ex Rettore Rita Tranquilli Leali, che è stata sfiduciata dal Senato accademico e che, dopo molte polemiche, ha accettato di restare in carica fino al 31 ottobre scorso, ossia fino alla pensione. Il “caso” sembrava chiuso del tutto, invece, nel corso dell’ultimo Cda di dicembre l’ex rettore ha inviato una missiva in cui sostiene che il conteggio dei voti, durante il Cda che ne ha decretato la sfiducia, bocciando anche il suo progetto di restyling della sede del Rettorato, in realtà era errato. Immediata la risposta dell’Ateneo, che ha fatto presente alla Tranquilli Leali che, in quella sede, lei non rivestiva solo il ruolo di rettore e presidente del Cda, ma faceva anche le veci del direttore amministrativo e che aveva avallato il conteggio. La questione, per l’Ateneo, è ormai acqua passata, e non inciderà sulle votazioni, ma forse, rappresenta il preludio per una richiesta risarcitoria da parte dell’ex Rettore.